IL VIGNETO
Nasce da un intreccio di passioni il progetto vitivinicolo di Tenuta Corallo. L’amore per il mare e la passione per il mondo del vino muovono nel 2010 Enzo e Gabriella Marti imprenditori da oltre 25
anni nel settore turistico salentino, a rilevare una tenuta di oltre 13 ettari a ridosso della bellissima spiaggia della Baia dei Turchi, lungo la litoranea adriatica che unisce i Laghi Alimini a Otranto.
A breve il progetto sulla carta diventa realtà e viene realizzato un raffinato Agriturismo e impiantato un vigneto di ca 9 ettari, separato dal mare solo da una linea sottile di macchia mediterranea, utile soprattutto d’inverno a fare da barriera naturale di protezione dal freddo vento di maestrale che soffia dal Canale d’Otranto.
La vigna, coltivata in regime BIOLOGICO, è accarezzata dalla brezza marina e immersa in una ricca vegetazione, peculiarità che conferiscono alle uve e ai vini aromi e profumi unici e riconoscibili.
I vitigni tipici del territorio salentino: Primitivo, Negroamaro, Malvasia Nera, Aleatico e Fiano ad oggi hanno arricchito la Cantina di 12 etichette tra bianchi, rosati, rossi, uno Spumante Metodo Classico, fiore all’occhiello dell’azienda, e un vino Passito superpremiato.
LA CANTINA
A ridosso del vigneto sorge la moderna Cantina dove avvengono tutti i processi di vinificazione, affinamento in acciaio o in botti di rovere, imbottigliamento, stoccaggio e vendita. Il brevissimo tragitto che le uve percorrono, il vero km 0, è garanzia della qualità del raccolto e consente di mantenerne inalterate tutte le caratteristiche organolettiche.
Il primo piano della Cantina ospita una piccola sala showroom e un laboratorio, oltre ad un ampio locale dove sono dislocati i serbatoi refrigerati in acciaio che servono all’affinamento dei vini. Sulla terrazza esterna il grande serbatoio rotativo di 100 quintali viene utilizzato per la fermentazione dei rossi.
Al piano seminterrato vi è la barricaia, l’angolo più suggestivo della
Cantina , dal classico odore vivace del legno che sale dalle botti di rovere. Sul lato opposto le pupitre, i caratteristici cavalletti che utilizziamo nella produzione del Metodo Classico. Sono pensate per il “remuage” con lo scopo di raccogliere i sedimenti nel collo delle bottiglie, ultima importante operazione prima della sboccatura.
La Cantina è aperta per visite guidate e degustazioni che ogni anno attirano turisti e appassionati del vino alla scoperta del nostro territorio e delle sue ricchezze. Proprio dall’amore per il territorio nasce l’idea di dare a tutti i vini un nome Griko, raccontando quindi una storia identitaria e a tratti intima, omaggio quindi alla terra di Sternatia, paese natìo della Famiglia Marti. Solo la prima etichetta ha un nome italiano “Orterosse”, omaggio questo alla terra di Otranto che ospita la Tenuta.